FANO – La consigliera Marta Ruggeri interviene la lettera inviata da Seri al presidente della Regione Ceriscioli nella quale si chiede di rivedere gli accordi tra Comune e Regione sottoscritti nel 2018 in merito alla sanità del territorio.
“Ho letto con simpatia la letterina che il sindaco Seri ha indirizzato ieri al presidente (ancora per poco) della Regione Marche – afferma la Ruggeri – Una lettera vaga, con richieste vaghe, soprattutto inviata fuori tempo massimo.
Infatti il 17 giugno la Regione ha già inviato al Ministero della Salute il piano di riorganizzazione per emergenza Covid, prevedendo, per il nostro territorio, che tutti i posti letto aggiuntivi siano concentrati a Marche Nord, nell’ospedale San Salvatore di Pesaro che nelle intenzioni del Pd regionale dovrebbe presto chiudere per far largo alla nuova (crediamo purtroppo ancora unica) struttura di Muraglia.
Mentre a Urbino e Fossombrone, presidi fondamentali come il nostro nella gestione dell’emergenza Covid, si è elevata una protesta trasversale – continua Ruggeri – a Fano, come al solito, tutto tace, tranne noi che strepitiamo inascoltati e il sindaco che prende carta e penna per indirizzare una lettera inutile.
Seri cosa chiede (tardi) alla Regione? Che sia rivista l’idea malsana di realizzare un ospedale unico a Muraglia per potenziare i presidi esistenti come andiamo predicando noi da anni?
Che sia accantonata l’idea di convenzionare i 50 posti letto per la clinica privata da realizzarsi a Chiaruccia, malcelato tentativo di sostituzione dei servizi sanitari pubblici con quelli privati?
Che sia rivista la delibera del 16 giugno che prevedeva 41 posti letto di terapia intensiva e 17 di subintensiva da dedicare unicamente al San Salvatore?
Insomma – aggiunge la Ruggeri – oltre ai buoni propositi generici espressi, cosa ha concretamente intenzione di fare Seri perché sia rivista la politica sanitaria che in piena emergenza si è rivelata disastrosa e che lui ha sempre avallato?
Le chiacchiere stanno a zero: dopo aver bocciato tanti atti presentati in consiglio comunale (e regionale) dal M5S e aver praticato la politica dell’attendismo rassegnato, come si può pensare di tornare ad avere credibilità sul tema con una letterina?
Dimostrando di avere poche idee e confuse, il consiglio è di fare sue le nostre numerose e documentate proposte. Personalmente – conclude la consigliera Cinque Stelle – ancora sono in attesa della risposta al mio accesso agli atti. Cosa ha davvero chiesto Seri in Regione? Questa missiva ha tanto il sapore di una pezza volta a coprire un buco grande come i lunghi anni in cui il nostro sindaco non ha fatto niente per potenziare la sanità del nostro territorio”.