I racconti di Marco, la famiglia di Guido de Zonga

LUCREZIA – Dopo i Dellasanta, c’era un’altra abitazione sul lato destro. Lì abitava la famiglia Zonga che non aveva un soprannome. La famiglia era composta da Guido, sua moglie Irma e dai due figlioli Floriano e Floriana.

Guido era un uomo piccolo di statura, un grande lavoratore, tutto pepe. Irma, sua moglie, era alta a magra, un carattere buono. Si curava della casa e dei figli ma era anche una grande spalla del marito per i lavori nei campi.

Durante le serate invernali, Guido veniva spesso all’osteria de Pipa. Si accodava al gruppo in cui si raccontavano episodi del passato, ogni tanto qualcuno parlava di storie di spiriti maligni, racconti che a me facevano molta paura.

Guido era un amico di mio padre Giovanni. Durante la trebbiatura del grano ci si scambiava la manodopera. Era molto bravo a dare forma al pagliaio. Ci girava intorno con un lungo palo, indossava un fazzoletto al collo ed un cappello di paglia dalla falda larga bagnato di sudore.

Purtroppo Guido non ebbe molta fortuna nella sua vita. Negli anni ’60, finita l’epoca della mezzadria, emigrò in Germania. A causa di un incidente sul lavoro perse la vita, lontano da moglie e figli.

Questo è il mio ricordo della famiglia di Guido de Zonga, un misto di affetto e tristezza.