Ferrovia vs pista ciclabile, quattro quesiti della CISL sulla proposta di Biancani
PESARO – Leonardo Piccinno (CISL Urbino) e Giovanni Giovanelli (CISL FANO) intervengono sulla questione della scelta tra Ferrovia vs Pista Cicliabile nella vallata del Metauro. I sindacalisti sollecitano un tavolo regionale in cui tutti le parti interessate possano essere coinvolte e pongono quattro domande all’Assessore Biancani e quindi alla regione sulla proposta di realizzare una ciclabile accanto alla ferrovia.
“La Regione Marche sta segnando passi in avanti per quanto riguarda la ripresa economia produttiva, ma registra ancora qualche temporanea difficoltà in almeno due province, tra cui Pesaro Urbino.
Il tessuto produttivo è ben diffuso ed organizzato, specie per il territorio pesarese, ma ciò che fa la differenza è la debolezza di orizzonte che si registra nel percorso di rilancio che avanza a macchia di leopardo, quasi a dimostrare una sorta di difficoltà a orientare le nuove direttrici di sviluppo.
Così a tratti, periodicamente, emergono proposte che vedono caratterizzare il dibattito tra opposte tifoserie, come lo stantio dilemma spesso sollecitato dalla Regione Marche su: “Rilancio della tratta ferroviaria Fano – Urbino o realizzare una pista ciclabile?”
In questi giorni il Consigliere delegato della Regione Marche, Andrea Biancani, rilancia la pista ciclabile che correrà di fianco al sedime ferroviario per un lungo tratto, promettendo che non coprirà lo stesso se non per brevi segmenti, lasciando possibile una “futura” compatibilità treno + bici.
Il progetto BIANCANI, a modo di vedere delle AST CISL di Fano e Urbino, non chiarisce all’opinione pubblica ed all’elettorato a cui si rivolge alcuni aspetti fondamentali:
- Perché il rilancio della ferrovia Fano-Urbino e la pista ciclabile debbano per forza essere due infrastrutture in conflitto e non viste come opere aggiuntive in un piano di sviluppo concertato che favorisca la mobilità sostenibile e il turismo nella Valle del Metauro e verso Urbino città dell’Unesco?
- Perché, si ritiene la Ferrovia opera inutile e costosa, quando tutti gli indicatori e disposizioni di legge, la rendono possibile (tra tutte, la Legge Nazionale 128/’17, che istituisce le Ferrovie Turistiche, ha incluso la Fano Urbino, tra le prime 18 linee italiane da riutilizzare), conveniente ed opportuna per un turismo moderno capace di integrare in maniera armonica il trasporto pubblico locale con quello turistico?
- Come possono convivere, in un futuro prossimo, pista ciclabile e passaggio dei treni sullo stesso tratto, anche se si lasciano intatti i binari?
- Come si può sostenere che tutti concordano su un’unica proposta, quando lo stesso Biancani, ci risulta, incontra solo una parte dei sindaci interessati ed esclude le Parti Sociali, ampliando, proprio per il suo pressing, quel solco di contrapposizione e spaccatura nella comunità provinciale verso le due opere?
Come CISL AST FANO e URBINO, riteniamo che il dibattito che si tenta di portare avanti, fatto solo di annunci di stampa, sia dannoso e divisivo, mentre un tavolo concertativo istituzionale regionale, con tutte le Parti interessate, potrebbe portare a superare l’attuale condizione di fanalino di coda della Provincia di Pesaro Urbino, tra quelle marchigiane, proprio per l’assenza di una visione di sviluppo complessivo e condiviso da parte della Giunta regionale”.