Ferrovia Fano-Urbino, Giuliani: “Non c’è più sordo di chi non vuole sentire”
La replica del vicesindaco Andrea Giuliani alla presa di posizione dell'ex-sindaco Claudio Uguccioni.
COLLI AL METAURO – Non tarda ad arrivare la risposta dell’Amministrazione comunale all’intervento dell’ex sindaco Uguccioni che ha argomentato sulla bocciatura avvenuta in Consiglio comunale nella seduta del 28 aprile scorso della mozione presentata dal gruppo consiliare di Minoranza avente ad oggetto “Tratta ferroviaria Fano-Urbino”.
“La situazione è a dir poco grottesca, se pensiamo che una mozione presentata (legittimamente e serenamente discussa) in Consiglio comunale viene anticipata giorni prima sui giornali e poi commentata a poche ore dalla seduta, da un ex Sindaco dal quale sarebbe legittimo aspettarsi quantomeno un po’ di amore per la verità e soprattutto rispetto per le istituzioni, prima, e per le persone poi” – esordisce il Vicesindaco facente funzione Andrea Giuliani – “ci si ritrova invece ancora di fronte all’ennesimo tentativo di sviare l’attenzione dalla vera questione di interesse regionale e intercomunale (che resta la ciclovia) per strumentalizzare un argomento che dal 1987 ad oggi torna più o meno regolarmente alla ribalta dell’opinione pubblica ma per l’ennesima volta senza alcunché di concreto”.
E’ chiaro che la verità delle cose e degli avvenimenti non interessano, per cui è del tutto inutile ribadirli: ‘Non c’è nessun più sordo di chi non vuol sentire’ dice un vecchio proverbio sempre di moda.
Ma ci piace ricordare che noi prendiamo le cose seriamente: proprio per questo le cose le spieghiamo, anche con esempi “estremi” ma reali e tecnicamente oggi possibili, e non solo nei parchi giochi. E ci spiace per quelli che sono rimasti all’idea del trenino di trenta e più anni fa, la loro ironia è fuori tempo, oltre che fuori luogo”.
Gran parte della questione si incentra sulla più o meno esplicitata volontà dell’attuale Amministrazione Regionale di riattivare la ferrovia metaurense: “In Consiglio Comunale e anche sui giornali si é continuato ad omettere che l’unico documento scritto che esiste sul tema (stralcio dal DEFR 2021-2123) parla di un interesse per la riattivazione a fini turistici, unica possibile ipotesi ad oggi, come confermato anche recentemente dalla sottosegretaria Accoto – continua Giuliani – e anche questa ipotesi sappiamo essere ad oggi lontanissima, vista la mancanza di finanziamenti della relativa legge non a caso definita “fantasma” da molti esperti.
Il resto son tutte opinioni verbali dei politici di turno, come sempre è stato negli ultimi 30 anni, che pur autorevoli non rappresentano “atti amministrativi”.
E a Uguccioni vorrei ricordare che un Ente si esprime “per atti”e “su atti” e gli atti vanno suffragati da analisi oggettive, da studi e non da semplici ipotesi: strano non se lo ricordi, vista la sua innegabile esperienza.
Come abbiamo detto in Consiglio, il vero problema di questa vallata é la mancanza di infrastrutture, di soluzioni concrete per la mobilità sostenibile e di miglioramento/riduzione della circolazione e del traffico (quale ad es. il progetto della ciclovia per la quale avremo un incontro anche la prossima settimana): essere contrari a prescindere, dire no a priori, e per solo spirito di acritica appartenenza politica, a possibili investimenti o a progetti innovativi in questo senso, è da incoscienti.
Da almeno vent’anni questa vallata è stata letteralmente dimenticata dalla politica regionale, causandone un impoverimento economico ed un depauperamento delle attività produttive e dei presidi sanitari senza precedenti.
Gli interessi e la ricchezza di una comunità e del suo territorio si devono valutare nella loro globalità e con una visione a più ampio raggio rispetto a quella ristretta dimostrata da taluni personaggi su questo assurdo dibattito sulla Fano-Urbino scatenato con una veemenza che lascia basìti.
Noi siamo qui per amministrare al meglio in questo senso e questo Comune non ha bisogno di mozioni pretestuose o dei consigli di sedicenti “ingegneri da campo” che spuntano come funghi sui social per parlare (male) alla “pancia” della gente, prospettandogli chissà quale cataclisma. E’ questa la vera mancanza di rispetto”.