Connessioni internet e Coronavirus, la situazione a Colli al Metauro
Didattica a distanza, smart working hanno messo a dura prova le reti. Le difficoltà aumentano nei piccoli borghi. La situazione a Colli al Metauro
COLLI AL METAURO – Didattica a distanza, smart working hanno messo tutti di fronte alla necessità di avere un collegamento internet efficiente. Le difficoltà aumentano però quando si parla di connessioni nei piccoli borghi.
Superare le difficoltà di connessione diventa una scommessa non solo in questo tempo del Coronavirus ma anche per un futuro sviluppo dell’intero territorio.
Andrea Giuliani, assessore all’efficientamento, descrive lo stato di fatto nel comune di Colli al Metauro.
“La recente emergenza da Covid-19 ha in effetti messo a dura prova non solo le normale consuetudini sociali, ma anche le capacità di Pubbliche Amministrazioni, Imprese e cittadini di “confrontarsi” con le nuove tecnologìe, sfruttandone appieno le enormi potenzialità.
E’ però altrettanto vero che sono emerse le tremende difficoltà di alcune zone del Paese ad utilizzare queste tecnologìe, in gran parte attribuibili alla scarsa efficienza delle connessioni disponibili.
Occorre fare un po’ chiarezza: quando si parla di “copertura” di zone da parte di un servizio quale il 3G o il 4G/LTE (oggi già offerto a tariffe tutto sommato abbastanza accessibili a tutti) sembra di essere in un territorio tutto sommato ben dotato, eppure possiamo sperimentare spesso anche qui la scarsa velocità di flusso dati quando ci accingiamo ad utilizzare applicazioni che ci permettono di lavorare a distanza, frequentare una lezione online o ad esempio di operare sul nostro conto in banca, ecc. con una inefficienza tale da rendere spesso inutilizzabili questi servizi, che sarebbero oltremodo molto utili in una situazione come quella che stiamo vivendo.
Da questa considerazione principalmente nasce la consapevolezza dell’importanza di progetti quali quello della Banda Ultra Larga (cosiddetta “BUL”) la cui infrastrutturazione nel nostro territorio comunale (ad opera di Open Fiber su commessa MISE – Infratel) sta procedendo nonostante tutte le difficoltà operative delle ditte impegnate e che vedrà – come previsto fin dall’inizio – il Comune di Colli tra i primi nelle Marche a veder completati i lavori.
La situazione del territorio comunale, pur ottimale se raffrontato alla grande maggioranza di quello italiano, non è omogenea, nel senso che i primi a terminare i lavori saranno i territori degli ex municipi di Saltara e Montemaggiore, nei quali il collaudo è previsto verosimilmente in questi giorni.
Il collaudo permetterà ad Open Fiber di “vendere” subito la infrastruttura realizzata ai grandi operatori telefonici (TIM, Vodafone, ecc.) i quali – operando in regime di libero mercato – potranno essere liberi di offrire ai clienti le nuove possibilità offerte dalla BUL a prezzi sempre più vantaggiosi.
Per l’ex municipio di Serrungarina – continua Giuliani – che inizialmente era stato inserito dal MISE in Fase IV e che invece siamo riusciti a far anticipare alla Fase II, siamo ancora nella fase più “operativa” dei lavori ed il completamento è previsto approssimativamente (l’incertezza è d’obbligo vista la situazione) tra la fine del 2020 e i primi mesi del 2021.
Ma la BUL – aggiunge Giuliani – non è l’unica possibilità che l’Amministrazione metterà a disposizione del territorio: fin dall’agosto 2019, Colli al Metauro si è inserito in un altro progetto del MISE denominato “Piazza WIFI Italia” che permetterà di implementare, in tre o quattro piazze del territorio comunale (si sta ragionando di una ogni ex Municipio + Piazza dal Metauro a Calcinelli) una rete WIFI gratuita e di libero accesso a cittadini e turisti tramite l’app dedicata.
Proprio in questi ultimi giorni – conclude Giuliani – a livello nazionale, è stata formalizzata l’aggiudicazione della parte “operativa” dei lavori da parte di Infratel a Telecom: di conseguenza a brevissimo definiremo gli ultimi dettagli per essere anche qui inseriti tra i primi Comuni oltre i 2000 abitanti destinatari di questa seconda tranche di finanziamenti ministeriali (si parla complessivamente di oltre 45 milioni di euro)
I tempi di realizzazione delle opere e attivazione del servizio dovrebbero essere tali da essere a posto entro l’estate 2020 sempre con l’incognita della situazione attuale che potrebbe stravolgere i piani”.