Casi di autolesionismo nel carcere di Ancona, l’intervento del Garante
Aumentano le patologie di tipo psichiatrico e la necessità di interventi mirati all’interno degli istituti penitenziari
ANCONA – Il Garante dei Diritti Giancarlo Giulianelli in contatto con la Casa circondariale di Montacuto dopo i casi di autolesionismo che hanno visto protagonisti diversi detenuti.
Alla luce di quanto accaduto, Giulianelli torna ad evidenziare come il problema della sanità in carcere, soprattutto con l’aumento delle patologie psichiatriche, richieda una riflessione a tutto campo e, per quanto possibile, nuove modalità d’intervento.
“Una problematica che ho posto in primo piano – ricorda – nel corso dell’incontro, svoltosi nei giorni scorsi, con il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, al quale hanno partecipato il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e i Garanti regionali di settore.
Alla sfera sanitaria dobbiamo prestare la massima attenzione e ancor più ne dobbiamo dedicare alle problematiche psichiche, alle quali sono riconducibili numerosi casi di autolesionismo. Queste patologie andrebbero trattate in specifiche sezioni del carcere o, nei casi previsti, presso le Rems”.
Ma il Garante non manca di sottolineare che “ il sovraffollamento carcerario e la carenza di personale nei diversi settori, tra questi non ultimo quello dell’area trattamentale, non fanno che aumentare le frizioni all’interno di un modo già di per sé particolarmente sensibile e complesso, anche in relazione ai mutamenti intervenuti nel corso degli ultimi anni per quanto riguarda la tipologia della popolazione carceraria”.
Nelle prossime settimane Giulianelli riprenderà la nuova azione di monitoraggio all’interno degli istituti penitenziari marchigiani.