CARTOCETO – Nuova presa di posizione del Comitato cittadino “L’Urlo di Cartoceto” nato il 7 gennaio 2014 con lo scopo di affiancare la Pubblica Amministrazione ed ottenere la risoluzione di problematiche riguardanti la salvaguardia del territorio in particolar modo la ricostruzione ed il consolidamento delle Mura Urbiche crollate nel 2013 a seguito delle abbondanti piogge ed il degrado architettonico e sociale del paese. Il Comitato torna sul tema della carenza di personale negli uffici comunali.
” ‘Facciamo futuro’ è questo lo slogan elettorale scelto dall’allora candidato sindaco Enrico Rossi nel lontano 2014. Semplice slogan o sintesi di un progetto di crescita e sviluppo di un territorio che ha tante potenzialità enogastronomiche, agroalimentari, storiche e paesaggistiche?
A nove anni di distanza – continua in una nota il Comitato – sono i fatti a rispondere e i fatti ci dicono che possiamo escludere la seconda.
Leggendo le delibere sul sito istituzionale del nostro comune risulta che diversi dipendenti (almeno 3 solo nell’ultimo anno) chiedono di essere trasferiti ad altra amministrazione comunale.
Il piano di nuove assunzioni per il 2022 prevedeva 12 nuove assunzioni, di cui 6 con ruolo dirigenziale. Di queste solo qualcuna è stata fatta ma solo a tempo parziale o in forma associata con altri comuni, come se Cartoceto non fosse una amministrazione appetibile.
Il responsabile settore affari istituzionali è vacante dal 31/7/2019 e il responsabile del settore urbanistica è vacante dal 6/5/2023 in quanto il precedente ha preferito il comune di Isola del Piano.
Il calcolo della possibilità di spesa per assunzione di nuovo personale per il 2023 per il comune di Cartoceto è di 250mila euro, una bella cifra che non si riesce a spendere perché sembrerebbe che nessuno, neanche dalle graduatorie della comunità montana o di Tavoleto voglia venire a lavorare a Cartoceto.
In questi anni – aggiungono la Comitato – gli altri Comuni hanno investito sul personale, potenziato gli uffici e creato strutture, con il solo compito di definire percorsi, strategie e progetti finalizzati a “intercettare”, da soli o con altri soggetti pubblici, i fondi europei messi a disposizione degli Enti locali, unico reale strumento di sviluppo.
A Cartoceto – termina il Comitato – nulla di tutto ciò, al contrario, il personale è stato più che dimezzato. A poco serve il “Polo Performativo Multisensoriale” o un non ben definito corso universitario nell’ex autorimessa quando mancano i servizi essenziali, come l’ufficio urbanistica e l’edilizia privata totalmente sguarnito, ma potremmo aggiungere l’anagrafe o i servizi sociali”.