ISOLA DEL PIANO – Si dimette da assessore e da consigliere di Massimo Damiani, il più votato alle ultime elezioni comunali del 20 e 21 settembre scorsi, ottenendo 38 preferenze personali
“Probabilmente – afferma Giacomo Toccaceli, capogruppo di minoranza – aveva ambizioni in merito alla carica di vicesindaco, che da subito è stata assegnata dal sindaco Paolini (eletto al suo terzo mandato, nrd) a Caterina Ciacci che invece ha ottenuto 19 voti di preferenza.
Lunedì sera – continua Toccaceli – nel corso del Consiglio Comunale d’insediamento che ha visto anche la comunicazione dei componenti della giunta, il sindaco e lo stesso Damiani hanno parlato di una scelta collegiale ed unanime sui ruoli di vicesindaco e di assessore.
Da ricordare che Damiani aveva ricoperto ininterrottamente la carica di vicesindaco dal 2014, all’indomani delle dimissioni di Fattori durante il primo mandato di Paolini, fino alla fine del secondo mandato.
Qualcosa è forse andato storto? Sicuramente per Paolini e il Partito Democratico, esiste poca collegialità e il dibattito è praticamente azzerato, in quanto le decisioni spettano tutte al capo supremo.
Gli accadimenti dei giorni scorsi sono la dimostrazione di quanto la maggioranza del sindaco Paolini sia un ricettacolo di arrivismi individuali, lotte interne, pugnalate alle spalle e invidia personale, in altre parole la copia conforme del PD.
Viene da chiedersi quale sarà la narrazione ufficiale dei fatti decisa nelle segrete stanze dal gran consiglio interno alla lista “Isola nel mondo”, ma rimane il dato oggettivo stigmatizzato dal fatto che chi aveva ricevuto il maggior consenso personale alle elezioni di due settimane fa, lascia la massima assise cittadina per una lotta interna sulle poltrone.
Non erano gli stessi con post su Facebook ed articoli di giornale che smentivano la loro caccia alle poltrone locali da parte e il mantenimento della poltrona di presidente della provincia?
Infine – conclude il consigliere di minoranza – rimane un altro dato incontrovertibile in quanto con un colpo solo, Isola del Piano torna indietro di 30 anni e si ritrova nel pieno della partitocrazia della prima repubblica: Damiani sarà surrogato dall’ex-sindaco Battistoni (5 mandati dal 1980 al 2010, ndr), noto alla cronaca politica locale per i suoi repentini e frequenti cambi di casacca.
Su tutti il rapporto di “odi et amor” con Paolini, che li ha visti scambiarsi le casacche di avversari ed alleati per ben tre volte negli ultimi 20 anni. Ci sarà forse qualche dietrologia del passato o qualche gioco di palazzo anche dietro questa vicenda? Ai posteri l’ardua sentenza”.
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