A Pesaro si presenta l’Archivio storico dell’ANPI provinciale
PESARO – Martedì 19 novembre, alle ore 16.30, nella Sala Rossa del Comune di Pesaro (Piazza del Popolo), verrà presentato l’archivio storico dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) di Pesaro e Urbino, che documenta la storia dell’Associazione nazionale partigiani dalla costituzione del Comitato provinciale (avvenuta l’1 novembre 1944) fino al 2010.
L’Archivio, riconosciuto di particolare interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche, avrà la sua sede nel Palazzo della Provincia di Pesaro e Urbino, in viale Gramsci 4 a Pesaro e sarà consultabile da venerdì 22 novembre, su appuntamento, tutti i martedì e venerdì dalle ore 10 alle 12 ed il giovedì dalle 16 alle 18 (prenotazioni alla mail: anpi.pesarourbino@gmail.com).
All’incontro di martedì 19 novembre, dal titolo “I partigiani: memoria e storia del territorio”, interverranno, dopo i saluti istituzionali, il presidente provinciale dell’Anpi Paolo Pagnoni, la funzionaria della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria e delle Marche Rosangela Guerra, il responsabile dell’Ufficio “Biblioteche e Archivi” della Regione Marche Andrea Bianchini, l’archivista Matteo Sisti, ideatore e responsabile del progetto/piattaforma web “Memorie di Marca” e l’archivista Anna Della Fornace, responsabile del progetto di riordino dell’Archivio storico dell’Anpi di Pesaro e Urbino.
“Il patrimonio documentario dell’Archivio storico del Comitato provinciale Anpi – spiega Paolo Pagnoni – comprende materiale archivistico, iconografico (manifesti, volantini e fotografie) e audiovisivo dal 1944 al primo decennio del Duemila. Sono presenti anche carte originali e riprodotte dei primi decenni del Novecento donate da personalità dell’antifascismo e della Resistenza”.
“Il patrimonio documentario dell’Archivio storico del Comitato provinciale Anpi – spiega Paolo Pagnoni – comprende materiale archivistico, iconografico (manifesti, volantini e fotografie) e audiovisivo dal 1944 al primo decennio del Duemila. Sono presenti anche carte originali e riprodotte dei primi decenni del Novecento donate da personalità dell’antifascismo e della Resistenza”.