Cento anni di calcio ad Urbania
Presentazione del primo volume sabato 17 settembre. Non solo calcio, anche un po’ di storia, attraverso i racconti dei protagonisti
URBANIA – Doveva essere celebrato il 2020. Una lettera al Sindaco negli archivi del Comune, datata 21 giugno del 1920, è il primo documento ufficiale.
Con tale lettera oltre a comunicare la nascita della società sportiva Metauro, si richiedeva l’uso del campo boario poco fuori delle mura per poter giocare a calcio. Purtroppo la pandemia ha complicato tutti i programmi e ha fatto scivolare le celebrazioni.
“Avremmo voluto farlo a giugno di quest’anno – dichiara Maria Flavia Pagliardini, Presidente dell’Urbania – ma purtroppo la retrocessione ci ha consigliato due mesi in più per ricaricarci le pile e riorganizzarci.
Per quanto riguarda la squadra siamo ripartiti con grande coraggio e nuove ambizioni e sul nostro patrimonio principale: i settori giovanile, con qualche innesto di esperienza.
Il primo tempo delle celebrazioni, per usare un linguaggio calcistico sarà sabato 17 settembre alle 17, dopo la partita con il Moie Vallesina, un incontro che richiama tante battaglie del passato, nel Cortile del Palazzo Ducale di Urbania, presentando il primo volume titolato: “nel cuore della città”.
In copertina c’è l’immagine di Giuseppe Guerra il popolare Gion, recentemente scomparso, grande formatore dei ragazzi e dirigente, che rimarrà per sempre nel cuore di tutta la città. Nel cuore perché il calcio ai nostri livelli è prima di tutto questione di cuore, di generosità, di altruismo”.
Nella stessa giornata presenteremo il libro, sentiremo i racconti dei protagonisti di ieri, e i progetti dei protagonisti di oggi a cominciare dall’allenatore Omiccioli.
“Siamo partiti con un’idea – aggiunge Giuseppe Lucarini, ex sindaco e curatore del volume – ma la mole enorme di notizie cronache giornalistiche e di materiali, di racconti e di foto accumulata nel corso del tempo allungato dalla pandemia ci ha portato alla decisione di stamparne due di volumi.
Quello che presentiamo ora è soprattutto fondato sulle testimonianze dei protagonisti: calciatori, allenatori, presidenti, e altri che hanno contribuito a organizzare il calcio, riassunte in alcune figure simboliche. Le storie personali, si incrociano con i periodi vissuti, con le gioie e le tragedie alle quali il calcio non è stato estraneo.
Non solo calcio: ci sono anche altri curiosità tratte dalla cronache giornalistiche. Un impegno notevole: solo nel primo volume 520 foto circa, derivanti dagli archivi della società e da archivi privati, 70 articoli di giornale, quasi 100 personaggi che si raccontano.
Il secondo volume invece racconterà il calcio come fenomeno collettivo, associato alle cronache storiche e civili, racconterà di squadre, società diverse, stagioni, risultati, e statistiche.
La grafica, molto chiara e leggibile è ispirata alla grafica dei giornali sportivi e offre molto spazio ai titoli, alle immagini alle curiosità, ed è stata curata da Dante Saudelli della Adv Media Lab. I volumi sono state editi dalla tipografia Stibu di Urbania.