Comuni confinanti in regioni diverse e possibilità di andare a visitare i propri cari
Una mozione presentata in regione da Piergiorgio Fabbri chiede al presidente Ceriscioli di intervenire.
ANCONA – Estendere la possibilità di incontrare i propri cari al di fuori della regione, nei casi in cui i Comuni siano confinanti.
A chiederlo, attraverso una mozione, è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Piergiorgio Fabbri. L’esponente pentastellato sollecita pertanto il presidente delle Marche, Luca Ceriscioli «ad attivarsi nelle sedi opportune allo scopo di estendere la possibilità di spostamento ai cittadini che risiedono nei comuni posti al confine tra una regione e l’altra che hanno la necessità di incontrare i propri cari, con le dovute precauzioni e seguendo tutte le altre regole individuate dalle nuove ordinanze, oltrepassando i confini regionali».
«Dalla stampa si apprende che ci sono diversi casi di persone che si trovano impossibilitate ad andare a trovare il proprio genitore perché quest’ultimo vive a pochi chilometri di distanza, ma formalmente all’interno di un comune di un’altra regione – spiega Fabbri -, anche nella regione Marche sono evidenti alcune situazioni di reale contiguità tra comuni confinanti con altre regioni, come ad esempio il caso di Gabicce Mare e Cattolica, San Benedetto del Tronto e Martinsicuro, creando di fatto una limitazione nella vita affettiva dei soggetti interessati».
Il consigliere regionale ritiene quindi che «sia necessario porre dei correttivi di buon senso alle regole entrate in vigore in questi giorni che ci stanno traghettando verso una nuova fase della gestione dell’emergenza legata al Coronavirus.
Occorre permettere a quei cittadini che vivono all’interno di comuni posti lungo i confini regionali di poter andare a trovare un proprio caro anche se quest’ultimo si trova in una regione confinante, pure per non creare discriminazioni soprattutto in quei casi in cui queste non sono dovute ai chilometri percorsi, ma ai limiti posti dai confini amministrativi.
Un provvedimento in tal senso sicuramente riguarderebbe un numero limitato di persone, con un impatto contenuto anche in riferimento al contenimento del contagio, da sottoporre comunque a verifica del trend epidemiologico».
La mozione sarà discussa e messa al voto in consiglio regionale.