“E sono infastiditi – continua la nota – anche dal fatto che il soggetto proprietario del sedime, cioè RFI, stia studiando la fattibilità di un ripristino, in attuazione di una legge approvata all’unanimità e voluta prima di tutto dal PD!
FANO – “Finalmente cade la maschera di coloro che per anni hanno propugnato il progetto della ciclabile a ridosso dei binari della Fano-Urbino: loro il treno proprio non lo vogliono” affermano in una nota Tommaso Mazzanti e Francesco Panaroni, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle.
Non è bastata la risposta del Sindaco Seri all’interrogazione-boomerang nell’ultimo consiglio comunale, che finalmente ha ribadito ciò che andavamo sostenendo dall’inizio: quello specifico progetto di ciclabile non è fattibile e rischiava di far perdere gli stanziamenti statali.
Bisogna smetterla di generare false aspettative e ignorare la realtà degli atti e delle normative, con il risultato di remare contro importanti opportunità finanziarie per la nostra città.
La classificazione del tracciato come ferrovia è stata recentemente confermata con un decreto attuativo emanato dal governo delle larghe intese, di cui fa parte anche il PD, a dispetto dei disinformati profeti di sventura.
La maggior parte della giunta comunale ha preso atto di questa situazione e, per una volta, ha avuto il buon senso di avanzare una proposta alternativa che mette in sicurezza le risorse e ha il pregio di realizzare una parte del piano degli itinerari ciclabili del Comune di Fano.
Ora attendiamo gli esiti dello studio di fattibilità svolto da RFI, attualmente all’esame dell’ufficio strategico dell’azienda, che sono già stati richiesti ufficialmente dalla sottosegretaria Accoto, grazie alla quale sono state rese pubbliche le anticipazioni ottenute finora.
L’elaborazione ha richiesto meno di un anno, a differenza di quanto va sostenendo la solita vulgata mistificatrice, e ha sicuramente dimostrato molta più speditezza ed efficienza di quasi tutte le progettualità in capo al Comune di Fano.
Dopo 35 anni dalla sospensione della tratta – conclude la nota – avremo finalmente un quadro definitivo sulla situazione, elaborato da chi ha esperienza e professionalità per esprimersi al riguardo, e non da qualche improvvisato della domenica”.